Museo Lapidarium Vi invita all’inaugurazione delle mostre
VLAHO BUKOVAC
Ritratti familiari dalla raccolta della Galleria d’arte Dubrovnik
e
ANA POŽAR PIPLICA
Contemporaneamente
Curattrice: Rozana Vojvoda
Venerdì 19.10.2018. alle ore 19
Le mostre sono state realizzate all’interno del ciclo “Incontriamo i musei croati” e la cooperazione intermuseale del Museo Lapidarium e la Galleria d’arte Dubrovnik.
La mostra è aperta fino a 19.11.2018.
VLAHO BUKOVAC
Grazie alla loro numerosità, qualità e il carattere, le opere di Vlaho Bukovac occupano un posto eccezionale nella raccolta d’arte moderna e contemporanea della Galleria d’arte Dubrovnik e quindi la presentazione di questo fondatore della pittura moderna croata, le cui opere non sono state mai esposte a Cittanova, si è imposta come prima tra le idee emerse in considerazione della collaborazione intermuseale con il Museo Lapidarium. Al fine di adeguarsi allo spazio limitato del Museo Lapidarium, è stato scelto uno specifico tema intimo dei ritratti degli stretti familiari di Bukovac del periodo di Ragusa Vecchia e quello praghese che comprende i ritratti della moglie Jelica, delle figlie Marija, Jelica, Ivanka e del figlio Ago.
La maggior parte dei ritratti del periodo di Ragusa Vecchia fu eseguita en plein air con la presenza della forte luce del giorno e in una tavolozza chiara in cui predominavano le superfici bianche. I ritratti del periodo praghese, quando il pittore si ritirò in solitudine, furono eseguiti prevalentemente negli interni e i suoi modelli più frequenti furono le figlie Marija, Jelica e Ivanka colte nei momenti di studio e riposo. È interessante il modo in cui presentava le figlie Jelica e Ivanka Bukovac, le prime donne studentesse all’Accademia di Belle Arti di Praga, con un aperto orgoglio paterno e con gli attributi iconografici della loro vocazione pittorica – Jelica nell’atelier all’atto di dipingere e Ivanka con il pennello e in un macchiato camice da pittore. Alla mostra sono esposte, per motivi di confronto, anche due opere di Ivanka e Jelica Bukovac, ossia i loro autoritratti.
Vlaho Bukovac (1855 – 1922) è fondatore della moderna pittura croata in cui ha introdotto i principi impressionisti e le idee del plein air. Nacque nel 1855 a Ragusa Vecchia, una cittadina nei pressi di Dubrovnik, però trascorse la maggior parte della sua vita all’estero. Studiò a Parigi dal 1877 al 1880 all’École des Beaux Arts sotto il tutoraggio del professor Alexandre Cabanel. Già nel 1878 si esibì con successo al Salon di Parigi come il primo pittore croato che ci partecipò. Nel 1882 il suo quadro La Grande Iza conseguì un enorme successo e le sue riproduzioni furono vendute nel corso del Salon in migliaia di copie. Dopo aver finito gli studi, soggiornò a Parigi fino al 1893, il periodo in cui conobbe l’arte impressionista, passò a una scala di colori più vivace e lavorò all’aperto. Soggiornò spesso in Inghilterra (1882-1892) e a decorrere dal 1902 fino alla morte visse a Praga dove lavorò come professore all’Accademia di Belle Arti. Il suo breve soggiorno a Zagabria dal 1893 al 1898 segnò l’inizio dello slancio della pittura moderna croata. Influenzò su un’intera generazione dei pittori croati che quasi tutti cominciarono a lavorare en plein air e a rischiarare le loro tavolozze e pertanto il circolo dei pittori attorno a Bukovac si chiamava la “Variopinta scuola zagabrese”. Bukovac operò inoltre come promotore degli eventi artistici nel Paese e come propugnatore dell’affermazione degli artisti croati all’estero. Nel 1896 ideò il padiglione croato all’Esposizione millenaria di Pest la cui costruzione portante e prefabbricata di ferro fu poi trasferita a Zagabria per diventare la base del Padiglione artistico di Zagabria, il primo spazio espositivo adeguato in Croazia. Durante il suo soggiorno a Zagabria dipingeva intensamente i ritratti (uno dei maggiori ritrattisti dell’epoca) e creò alcune delle antologiche composizioni storiche (il sipario del Teatro nazionale croato).
Vlaho Bukovac era un autore eccezionalmente fecondo con un’enorme opera di circa 1200 oli su tela e un centinaio di acquarelli, tempere e disegni.
Dal 1878 (quando Bukovac apparve per la prima volta al Salon di Parigi) fino al 1921 (quando espose le sue opere per l’ultima volta a Praga, insieme alle figlie) l’artista si esibì 72 volte alle mostre collettive e personali nel Paese e all’estero. Presentò inoltre i suoi lavori alla seconda e quinta Biennale di Venezia del 1897 e del 1903.
Vlaho Bukovac morì a Praga nel 1922.
Con la cortesia di Galleria d’arte Dubrovnik, Sat engleskog jezika / English lesson, olio, tela, 1914.
ANA POŽAR PIPLICA
Le lastre (oggetti o sculture) di cera di Ana Požar Piplica sono state create nel corso di un periodo più lungo (1999-2017), però in un certo modo esistevano anche prima che fossero fuse.
Difatti, le loro dimensioni corrispondono a quelle di un oggetto d’uso del passato, utilizzato dall’artista come stampo, mentre il loro corpo è composto di cera delle candele raccolta nei conventi e nelle chiese in cui l’artista fa i lavori di restauro. In tal modo le lastre sono dotate di un tangibile corpo del passato con integrata l’idea di fragilità e cambiamento – la cera è fragile, frangibile, soggetta alla formazione.
A mio parere “Contemporaneamente” come denominazione della mostra funziona su più livelli; su quello il più semplice spiega il fatto che le opere si trovano nello stesso spazio come quelle di Vlaho Bukovac perché la mostra dell’artista Ana Požar Piplica è stata allestita nell’ambito della collaborazione intermuseale con cui, attraverso l’opera di un autore/un’autrice, vengono presentate la raccolta della Galleria d’Arte Dubrovnik e la scena contemporanea di Dubrovnik. È interessante che una delle lastre è stata creata quando l’artista lavorava sull’intervento all’interno della casa natale di Bukovac a Ragusa Vecchia e con la sua superficie bicolore con i pigmenti di colore rappresenta infatti l’omaggio alle pitture murali che Bukovac aveva eseguito nella sua casa natale all’età di diciassette anni. “Contemporaneamente” rappresenta anche l’intervento dell’artista nella raccolta del Museo Cittanova ossia nel lapidario in cui viene conservata la plastica in pietra dell’età preromanica e così si crea il dialogo e il contrastare delle fragili lastre di cera rispetto ai frammenti dei mobili sacri lavorati in un materiale solido ovvero in pietra (calcare istriano), sopravvissuta per tantissimi secoli.
Dal testo “Le impronte del tempo” dalla curattrice Rozana Vojvoda
Ana Požar Piplica e nata nel 1968. Si laurea nel 1997 nella classe del prof. Miroslav Šutej all’Accademia di belle arti a Zagabria. Si occupa di pittura, fotografia e video. Vive e lavora a Močićima e Dubrovnik.
Mostre personali
2017 Vrijeme… Galerija Dulčić Masle Pulitika, Atelijer Pulitika, Dubrovnik
2016 Mogu li ostati Galerija Flora, HDLU Dubrovnik
2015 Ti nestaješ Pustjerna, Dubrovnik
2015 Pred skok Studio Let 777, Dubrovnik
2013 Duh i prilika Galerija Kninskog muzeja, Knin
2008 izolinije Galerija Turković, Virje / kuća Bukovac, Cavtat
2007 film (performans) Art radionica Lazareti
2005 alien Galerija Bukovac, Cavtat
2004 šumske ulice Muzej Rupe, Dubrovnik
2002 bez naziva (performans) Umjetnička galerija, Dubrovnik
1995 12 dobrih stvari Galerija NONA, Zagreb
1993 bez naziva Galerija Nova, Zagreb
Mostre collettive
2018 Užasi zavičaja Sponza, Dubrovnik (Art radionica Lazareti, Dubrovačke
ljetne igre)
2014 Grad je mrtav živio grad Kulturni centar Beograda, Beograd
2012 Istočno od kraja Art radionica Lazareti; Kuća Bukovac
2010 Domaći rad Art radionica Lazareti, Dubrovnik
2008 T-HT nagrada@msu.hr MSU Zagreb
2007 U pejzažu Umjetnička galerija Dubrovnik, Dubrovnik
2006 Visura aperta Momjan / Momiano
2005 CROssoverUK Station Gallery, Bristol/Art radionica Lazareti, Dubrovnik
2000 Galerija Château de servières, Marseille
1999 Situacija na jugu Art radionica Lazareti
Ana Požar Piplica, con la cortesia di Rozana Vojvoda
Ana Požar Piplica, con la cortesia di Rozana Vojvoda
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Cover photo: Design by Oleg Šuran
Il programma è realizzato con i sostegni della Città di Cittanova, Ministero della cultura della Repubblica di Croazia, Galleria d’arte Dubrovnik e Città di Dubrovnik.