Il Museo Lapidarium
è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra
Dajla-Daila. Testamenta heri et hodie (Testamenti ieri e oggi)
venerdì, 2 giugno 2023 alle ore 21.00
La mostra, che prende il nome dall’omonima monografia dedicata allo storico complesso architettonico a Daila, potrebbe essere anche intitolata “Come è nato il libro su Daila”, poiché un’ampia parte del materiale presentato proviene dalle pagine di questa pubblicazione. Proprio dagli studi e dalla stesura del libro sono emersi tanti nuovi dati, fonti d’archivio, planimetrie e fotografie sull’esistenza e sulla vita di quello che una volta fu il ricco e potente complesso della villa rurale e conventuale di Daila. Questa località, ubicata nei pressi di Cittanova, è nota proprio grazie alla presenza di tale struttura. Sotto il profilo teorico, un ulteriore apporto alla notevole valorizzazione storico culturale di Daila marittima è rappresentato da una storia particolarmente lunga e dalla straordinaria continuità di frequentazione del complesso rurale. Per quanto l’insieme del complesso architettonico di Daila differisca dall’originale concezione del clima elitario dei centri culturali di campagna, grazie al modello gestionale utilizzato dopo la Seconda guerra mondiale di carattere specifico, principalmente passivo, riuscì a mantenere una buona parte di tale patrimonio.
In collaborazione con l’Archivio dell’Abbazia di Praglia si propongono materiali d’archivio, artistici e fotografici che attraverso una sintetica narrazione visiva raccontano dell’arrivo dei benedettini dall’abbazia madre di Praglia vicino a Padova in Istria (austriaca) a Daila. Ma di prima vi portiamo dai patrizi Sabini/Grisoni di Capodistria e dalla loro ristrutturazione della casa/castello/palazzo a Daila. Pregevole è anche il materiale del Museo archeologico di Pola (1969), dal quale traspare una ricca stratigrafia archeologica sull’esistenza romana e paleocristiana di Daila.
la storia dell’Ordine di San Benedetto nel periodo compreso tra la politica anticlericale dei governi liberali italiani dell’Ottocento e l’asburgica cultura della tolleranza religiosa che rappresenta uno dei motivi dell’arrivo dei benedettini dall’abbazia madre di Praglia vicino a Padova in Istria (austriaca) a Daila.
Di particolare rilevanza sono le fotografie della fine del XIX secolo fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale che raccontano l’attività pastorale e quella economica dei benedettini di Daila con un approfondimento relativo ai rapporti di colonato e di mezzadria. A tal proposito segue la selezione di materiali dall’Archivio civico di Cittanova e del Museo Lapidario, con i quali si vuole tematizzare il periodo più delicato per Daila, in cui il convento benedettino venne trasformato in Casa di riposo per anziani (1947 – 1989). Tale evento rappresenta un esempio paradigmatico di tensioni che andarono accumulandosi lungo il confine italo – jugoslavo nel periodo dalla fine della Seconda guerra mondiale alla stabilizzazione delle aree confinarie con il memorandum di Londra del 1954. Nella situazione dell’irrisolta questione di Trieste, delle ostilità trai i blocchi nella Guerra fredda e delle aspirazioni jugoslave di costituire una nuova società che doveva essere tenuta sotto il rigido controllo dello stato, giunse una condanna dei monaci di Daila. Inoltre, la tenuta benedettina con la riforma agraria venne espropriata quasi interamente.
La documentazione inerente al complicato dopoguerra in Istria riporta tra l’altro anche una dimensione culturologica. Nel 1956 la Soprintendenza con sede a Fiume, a prescindere dalla situazione inadeguata del nuovo istituto sociale (e sanitario), inserì il complesso architettonico di Daila sulla lista dei monumenti storico-culturali. Con la presente mostra si desidera presentare proprio questi aspetti rilevanti del sito.
Attraverso il prisma di considerazioni storico-artistiche, storiche e ecclesiastico-storiche, attraverso la prassi sociale racchiusa all’interno di diversi sistemi si giunge della mostra una visione alternativa del complesso di Daila. Si tratta delle opere realizzate in Daila nel 1965 da (allora) giovani artisti sloveni Marko Pogačnik e Naško Križnar (Gruppo OHO) e dello scrittore Franci Zagoričnik. Che l’arte sia il lato più bello di questo racconto lo si può constatare osservando le opere recenti dell’artista Brigitte Brand, il cui messaggio è che ogni movimento nella percezione di Daila crea una nuova visione e rivela nuovi contesti e costruzioni di quello che mutava insieme nel tempo e nello spazio.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio dell’Abbazia di Praglia. Il prestito e i diritti di pubblicazione del materiale: Museo archeologico dell’Istria, Daila – Parrocchia di San Giovanni Battista, Biblioteca Capodistria, Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, Amministrazione per la Tutela dei Beni Culturali, Soprintendenza dei Beni Culturali di Fiume, Museo regionale di Capodistria, Archivio della Citta di Cittanova, Archivio Regionale di Capodistria, Galleria d’arte moderna Lubiana, Biblioteca Nazionale e Universitaria Lubiana e Museo Lapidarium.
Curatrice della mostra: Jerica Ziherl. Design della mostra: Fedora Gubaš (Gušt Dizajn, Pola). Revisione dei testi croati: Marina Laszlo. Traduzioni: Željka Miklošević (inglese), Jan Vanek (italiano) e Renata Kmet (italiano). Produzione di pannelli espositivi: Simbol grafika Carigador e Tiskara Nova Gallesano. Allestimento della mostra: Ivan Blašković e Anika Mijanović Simić. Produzione: Museo Lapidarium, 2023.
Deplian della mostra:
La mostra rimane aperta fino al 2 luglio 2023.
La realizzazione della mostra e la pubblicazione della monografia è stata resa possibile dal Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, la Città di Novigrad-Cittanova, l’Ente per il Turismo di Novigrad-Cittanova e il Museo Lapidarium.
SAVE THE DATE
La presentazione della monografia „Dajla-Daila. Testamenta heri et hodie“ e prevista per sabato, 24 giugno 2023, alle ore 17.00 nella Chiesa di San Giovanni Battista di Daila.
Museo Lapidarium, Piazza Grande 8a, Cittanova. Orari di apertura: www.muzej-lapidarium.hr.