I segni portano via le cose in uno stato di luce
L’artista determina la visione dall’alto o, meglio, si affida ad una altezza che permette alla prospettiva di perdere il controllo e di non essere più un elemento rassicurante.
Il segno di Brand è capace di isolare ogni immagine con velocità di esecuzione e con un ritmo imprendibile che penetra le cose mettendole subito in uno stato di luce. I margini del foglio tagliano l’ottica della rappresentazione nel punto in cui essa potrebbe continuare, anzi continua davanti alla nostra percezione. Certo è che l’attrazione sta in questa capacità di presa dell’immagine proprio nel momento in cui essa dichiara la sua imminente sparizione dalla scena. Di scene rapite infatti si tratta, tormentate dall’ansia di cogliere l’inafferrabile e al tempo stesso di essere aderente allo spirito del luogo d’affetto.
E tutto ciò con un senso di verità che mette subito la pittura di Brand sul piano di quelle esperienze invidiabili che hanno il sapore degli eventi solitari avvolti in un proprio fortunato margine di esistenza.
Claudio Cerritelli
Brigitte Brand nasce nel 1955 in Germania e studia dal 1975 al 1981 all’Akademie der Bildenden Künste Stuttgart con K.R.H. Sonderborg. Approfondisce poi i suoi studi durante un anno con Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia e da allora vive nel Veneto.
Durante i suoi viaggi attraverso Ex-Jugoslavia, Spagna, Messico, India, New York, Turchia, Armenia, i Balcani e sud est asiatico raccoglie appunti per il suo lavoro.
Le sue opere indagano lo spazio e la luce nei formati più diversi. Suggestioni di viaggi e riflessioni di vita quotidiana si alternano, dettando prospettive, tecniche e supporti diversi.
Una costante si delinea nella sovrapposizione di strati pittorici nei quali tra segni, collage, testi, transfer e carte varie si inseriscono allusioni a simbologie nascoste.
Dal 1980 espone regolarmente in spazi pubblici e privati in Austria, Germania, Italia, Croazia, Slovenia e Ungheria.
Brigitte Brand: Dajla, 2017
Photo credits: Brigitte Brand – Battistero di Novigrad, 2017